martedì 16 luglio 2013

Costi e infrastrutture auto elettrica

Costi
Le auto elettriche sono di per sè più semplici di quelle con motore ICE. Confrontando il motore, si vede che quello elettrico è fatto di poche decine di parti e quello endotermico di parecchie centinaia.
Poi, nel motore elettrico c'è un pezzo solo, l'albero, cui basta una tolleranza di lavorazione di 1/100 di mm, mentre tolleranze simili o anche più spinte sevono su circa 40 parti del motore ICE. Da qui si evidenzia che il motore elettrico prodotto su scala industriale sarebbe almeno competitivo con quello tradizionale.

Considerazioni analoghe si possono fare per il controller elettronico.

Tuttavia, al momento, il costo di un veicolo elettrico è di 1,5-3 volte di quello tradizionale.
Questo perchè la scala di produzione dei vari componenti dell'elettrico è ancora limitata: i motori con potenza da 10 a 60 Kw, adatti alle vetture elettriche, sono prodotti in Italia in poche migliaia di unità l'anno, contro i centinaia di migliaia di motori termici di pari taglia.

A questi costi elevati si deve aggiungere il costo dell'assemblaggio che è praticamente artigianale (quindi anch'esso alto). La soluzione potrebbe essere l'espansione del mercato, in grado di innescare economie di scala e ridurre i costi. Ma poichè i prezzi attuali scoraggiano l'espansione, si crea un circolo vizioso che limita fortemente il decollo dell'elettrico.
Mitsubishi iMiev
Infrastrutture
Il rifornimento è l'altro fattore che condiziona la diffusione.
Se consideriamo che il rifornimento di 30 litri (un contenuto energetico di 270 Kwh) viene effettuato in 1 minuto, abbiamo che la potenza trasmessa dal tubo flessibile della benzina è di oltre 16.000 Kwh (16 Mwh).
Per confronto, un cavo elettrico trifase in media tensione con la stessa dimensione del tubo di benzina ha una potenza di soli 30 Kwh, e il cavo monofase in bassa tensione di casa di soli 3 Kwh.

Ecco perchè il tempo di rifornimento di energia al veicolo elettrico è molto più lungo, anche se la quantità di energia da accumulare è 4-5 volte inferiore, grazie al maggior rendimento della trazione elettrica.
Naturalmente in parte dipende anche dalla chimica delle batterie stesse, che a seconda della coppia elettrochimica utilizzata (piombo, piuttosto che nichel o litio), non permette grosse correnti di ricarica.

In ogni caso, impiegando tutta la notte e utilizzando la rete in bassa tensione di casa, la ricarica permette almeno 150 km di percorrenza (8 h).

Con la sostituzione rapida delle batterie presso stazioni robotizzate di cui parlavamo altrove, ci sarebbero costi alti da sostenere inizialmente (vedi vicenda di Better Place). Però queste stazioni si occuperebbero anche della manutenzione e dell'assistenza delle batterie, con un controllo più alto di quanto potrebbe fare un singolo utente.

Da tenere d'occhio il sistema con noleggio delle batterie, che permetterebbe di non gravare sul costo di acquisto delle batterie stesse.

Fonte: "L'auto elettrica, la tecnica e le prospettive" Pietro Menga - ed. Delfino 1979

Foto: Mitsubishi

Nessun commento:

Posta un commento