domenica 21 luglio 2013

Toyota trova il modo di evitare metalli in terre rare negli ibridi

Toyota Motor Corp., il più grande venditore al mondo di veicoli ibridi ha sviluppato un sistema per evitare l'uso di costosi metalli in terre rare, come neodimio e disprosio, di cui la Cina ha quasi il monopolio, secondo quanto riportato dalla giapponese Kyodo News.

Lamierini per motori elettrici
Bloomberg riferisce che gli ingegneri di Toyota hanno raggiunto una "fase avanzata" della ricerca su un nuovo motore elettrico di tipo ad induzione, che promette di liberare la casa automobilistica giapponese dalla dipendenza dei cosiddetti materiali in terre rare.

Questi motori potrebbero essere anche più leggeri ed efficienti dei motori a magneti ora utilizzati per le ibride, come la Prius. Tuttavia la ricerca è in una fase avanzata, John Hanson, un portavoce della società ha detto, senza specificare quando i veicoli con tali motori potranno essere venduti.

Minerali in terre rare come il neodimio e disprosio sono utilizzati nei motori a magneti permanenti di Nissan Motor Co. nell'auto completamente elettrica Leaf, da General Motors Co. nella Volt, e da Honda Motor Co. nella ibrida Insight, oltre che nelle batterie per telefoni cellulari ricaricabili.

Il dottor Chen Zhanheng che ricopre una figura centrale nella società cinese di terre rare afferma che le domande di NeFeB (neodimio-ferro-boro), aumenteranno di 259.026 tonnellate nei prossimi dieci anni, e 179.289 tonnellate a breve.

La batteria di Toyota Prius contiene più di 20 libbre (9,1 kg) del raro elemento lantanio, ed i suoi magneti nel motore usano neodimio e disprosio.

Il neodimio ora vale più di 283 dollari al chilogrammo sul mercato spot. Nel 2011 era venduto per circa 42 dollari al chilo.

Fonte: Bloomberg

Foto: Nelson Ching, Bloomberg/Getty Images

Nessun commento:

Posta un commento